IL DANARO: UNA TRAPPOLA O BENE ECONOMICO?
Un antico brocardo romano ci ricorda che già allora il denaro era una “regina” che dominava sul mondo: “Pecunia in toto regina imperat mundo.”
Le monete di bronzo, argento e oro erano uno strumento di potere in mano agli imperatori. Il valore era stabile e garantito dal metallo prezioso! I mercati esistevano già prima che fossero inventato le monete. Gli scambi avvenivano in natura, quando erano ancora modesti. Lo strumento di scambio poteva essere qualsiasi merce, perchè durevole e facile da custodire. Era indifferente di quali cose fosse costituita. Bastava che fosse di valore abbastanza stabile e meno deperibile delle altre merci. Così i mercanti iniziarono ad accumulare ricchezze in denaro sotto forma di monete d’argento e d’oro.L’invenzione del denaro ha trasformato i mercati in sorgenti di capitali; contemporaneamente il mercato si è creato un nemico temuto. I furbi mercanti che hanno saputo accumulare capitali potevano anche condizionare il mercato e rompere l’equilibrio tra offerta e domanda. Tale pericolo fu visto dall’anarchico francese P.J.Proudhon , che affermava: “Il denaro non è la chiave, ma il lucchetto del mercato” .Parlando oggi di prodotti finanziari, si vede che sono diventati una merce! Le banche vendono oggi una merce, appunto il denaro, a coloro che vanno in “rosso” sul conto corrente e chiedono interessi in cambio di questo servizio. Il prezzo di una merce viene trattato in base al valore di un’altra merce, appunto il denaro. Il prezzo di una merce è sano quando lo scambio sul mercato avviene sulla base della reciprocità . Mi chiedo ora, perchè in questo scambio di mercato il denaro gode di un privilegio, anzi di due privilegi rispetto a tutte le altre merci? Chiamerei i due privilegi del denaro delle trappole. E nel corso di queste considerazioni cercherò di fare luce su queste “trappole del denaro” .Perchè una persona preferisce tenersi il denaro in tasca se non ha bisogno della merce? Perchè la merce invecchia, deperisce nel tempo, mentre il denaro rimane forse stabile ed eterno? Se ciò fosse vero, tutti preferirebbero tenersi il denaro, accumularlo al sicuro con interessi che lo tutelano dall’inflazione. Ma la realtà dei processi valutari ed economici dei nostri tempi dà per certo che ogni merce invecchia nel tempo. E perchè il denaro non dovrebbe seguire il medesimo destino di invecchiare come ogni altra merce? Magari in modo più lento, meglio se controllato e pilotato. Guidare un processo di invecchiamento è comunque preferibile che subire degli scandali come la Enron, Parmalat, i Bond argentini e così via! Le cause di questi scandali saranno anche le più diverse, con le irresponsabilità di imprenditori e banchieri senza morale, ma il loro gioco è possibile, a mio avviso, proprio perchè il denaro è oggi viziato da due “tabù o monopoli”, che chiamo le “trappole del denaro.”L’economia steineriana, può essere invocata in una società moderna ove il capitalismo ha fallito il socialismo reale pure, potrebbe essere la terza via?
Libero pensiero o pensiero liberato?
Steiner non parla di ‘libertà di pensiero’, ma di ‘liberazione del pensiero’: non c’invita, cioà¨, a essere dei ‘liberi pensatori’, ma dei ‘pensatori liberi’ (dai sensi). Rivendicare la ‘libertà di pensiero’ (di opinione) è sacrosanto, ma insufficiente. à come se un detenuto rivendicasse la libertà di muoversi a suo piacimento all’interno del carcere
Insomma il danaro , o le forme moderne riconducibili a esso, fanno proselitismo, ma il baratto nel tempo breve è quello che da certezze. Borsa valori o borsa merci Grande dilemma, e la globalizzazione da che parte sta? Facciamoci queste domande, mentre un nulla , quale la bolla cinese, o titoli argentini, o nel piccolo scandalo parmalat o MPS , destabilizzano mercati e banche che sembrano inattaccabili. E’ una guerra? Personalmente penso di si, e ritengo che il bene economico durevole casa, terra ecc. sia alla lunga il più redditizio , al riparo da titoli capitali derivati e collaterali’¦ che ne pensate?
Lucidi follie di ottobre