Il ruolo della religione, convegno del comune di Varese
Nella giornata dell’8 ottobre, all’università dell’Insubria di Varese, i giovani della Federazione della Lombardia in collaborazione con l’università , il comune di Varese hanno organizzato un convegno sotto il titolo di ‘Ruolo della religione nella formazione dei giovani’.
La giornata si svolgerà nella sala’¦aula magna Granero Porati martedi 8 ottobre.(vedi locandina) , nella quale illustri docenti universitari coroneranno una tavola rotonda, trattando temi come i giovani e la loro responsabilità di fede all’interno di una società come quella di oggi.
Il convegno organizzano dalla Federazione Regionale Islamica della Lombardia, è il secondo incontro accademico che vede la partecipazione attiva dell’università e il contributo di accademici, che insieme agli ospiti istituzionali e alle autorità discutono temi che toccano gli studenti, i giovani e tutte le sfaccettature della società italiana. La religione è un elemento fondamentale nella vita dell’uomo e per questo conto, oggi in una società così multietnica, diventa necessario riflettere su questo elemento e su come i giovani convivono con la loro fede. La realtà in cui viviamo, la cultura, i mass media sono indirettamente i motori dell’atteggiamento dei giovani, l’influenza principale che designa il comportamento dei giovani con il loro credo e in merito a questa riflessione interverrà il dott. Antonio Angelucci, docente all’università di Milano – Bicocca, dando luce alle difficoltà che i giovani riscontrano a parlare di religione nella società .
In relazione a questo tema interverranno anche il dott. Hamid Zariate, medico chirurgo nella provincia di Biella, che racconterà il suo percorso professionale e l’approccio da medico musulmano nella comunità ; Noura Amzil mediatrice linguistico-culturale e docente di lingua araba con una riflessione sul ruolo della donna all’interno della comunità musulmana.
à noto che, come in tutte le religioni abramitiche, nell’Islam è fondamentale la conoscenza e l’istruzione, si tratterà infatti dell’importanza che la religione attribuisce all’università e alla formazione accademica grazie all’intervento del dott. Gabriele Ibrahim Iungo insegnante di scienze islamiche in rappresentanza della moschea Mohammed VI di Torino.
L’obiettivo del convegno, per la Federazione Islamica, è quello di porre a confronto le diverse componenti della realtà religiosa in Italia, in merito al tema ‘Giovani e università ‘ e per questo motivo uno degli ospiti sarà anche Vittorio Robiati Bendaud, coordinatore del tribunale rabbinico del centro e nord Italia, che darà luce agli aspetti analogici nella linguistica delle religioni.
In conclusione della giornata interverrà il docente dell’università la Cattolica di Milano Paolo Luigi Branca in merito al rapporto dei giovani con l’università aprendo un dibattito al pubblico che vedrà partecipi non solo gli illustri relatori ma anche il pubblico di giovani universitari e attivi nell’ambito associativo islamico, rappresentanti di altre federazioni regionali ecc.
L’ambizione dei giovani della federazione Islamica della Lombardia ha dato loro un’ energia che ha contribuito in modo evidente all’organizzazione di questo convegno mostrando la loro linea di lavoro mirata alla formazione e all’approfondimento di tematiche importanti e utili per uno sguardo al futuro. Inoltre l’appoggio dell’università degli studi dell’Insubria di Varese e il patrocinio del comune di Varese ha dato al convegno un elemento in più per continuare su questo percorso di incontri accademici, affiancato dalla presenza e dal saluto del console del Regno del Marocco che sarà anch’esso un contributo importante per la comunità .
La Confederazione Islamica Italiana è lieta di partecipare e di appoggiare questo genere di iniziative nelle varie realtà regionali e soprattuto in una Federazione importante come quella Lombarda, incoraggia perciò i giovani a mettersi in gioco e a creare momenti di confronto e di dialogo che sono punti in linea con la sua carta dei dei valori e con gli obiettivi da essa posti.
Mohammed Najm