L’impegno di Regione Lombardia sull’autismo
Autismo, approvata Risoluzione in Commissione Sanità . Emanuele Monti (Lega): ‘Nuovi percorsi di cura e prevenzione per i cittadini di tutte le età ‘
Milano, 30 ottobre ‘ ‘Abbiamo approvato oggi in Commissione Sanità una Risoluzione molto importante, che definisce cinque punti fondamentali per assistere e curare i numerosi cittadini lombardi, di tutte le età , che soffrono di disturbi allo spettro autistico. L’impegno di Regione Lombardia in campo sanitario prosegue senza sosta’.
Così Emanuele Monti (Lega), Presidente della III Commissione Sanità e Politiche Sociali di Regione Lombardia, sulla Risoluzione ‘Determinazioni in ordine all’autismo’, approvata oggi durante la seduta.
‘Si tratta di una patologia sostanzialmente nuova, ma in grande crescita, per affrontare la quale c’è bisogno del supporto di Regione Lombardia ‘ spiega Monti ‘ e grazie ai cinque punti contenuti nella Risoluzione potremo mettere in pratica nuove soluzioni’.
‘In primo luogo è stata prevista la creazione di un tavolo tra tutti gli Assessorati regionali ‘ prosegue il Presidente di Commissione ‘ per avere un approccio multidisciplinare verso questa patologia. Quindi grande importanza alla diagnosi precoce, all’aggancio precoce e alla prevenzione, elementi fondamentali per aiutare chi soffre di questi disturbi’.
‘Abbiamo previsto la realizzazione di percorsi specifici per dare la possibilità a chi soffre di questo disturbo di essere preso in carico e di avere un programma chiaro ed efficace di riabilitazione ‘ aggiunge Monti ‘ e qui ci colleghiamo alla fase dell’adulto: dopo i 18 anni non scompare il problema e quindi non devono ‘scomparire’ nemmeno i pazienti. Fondamentale proseguire con la presa in carico sia dei pazienti sia delle famiglie anche nella fase adulta’.
‘Infine, un punto nuovo e fondamentale è l’allargamento dell’azione a supporto dei cittadini che soffrono di disturbi allo spettro autistico a tutti gli attori interessati: enti locali, il mondo della scuola, il mondo degli operatori sanitari e sociosanitari e, ovviamente, le famiglie. Per fare formazione e informazione e rendere efficace il sistema di assistenza e cura dei pazienti’ conclude Monti.