Piemonte in allerta, Crodo irraggiungibile

Di Giuseppe Criseo

Si passa a fasce alterne, aspettiamo i dettagli dalla Amministrazione

Aggiornato ore 16.50

Crodo e tutti i paesi successivi, Baceno, Premia e Formazza, sono tagliati fuori dal resto del mondo a causa del maltempo.

Il disagio durerà  qualche ora a giudizio di chi ci sta lavorando.

Scende parecchia acqua che si riversa sulla strada, questo è quanto si vede salendo fino al punto della interruzione.

Dal comune attendo le perizie e le indicazioni del geologo.

I mezzi sono al lavoro ma con le piogge forti in atto è tutto piu difficile e pericoloso e fino a quando non ci saranno dichiarazioni ufficiali della messa in sicurezza della zona non conviene mettersi in viaggio ne per scendendere e neppure per salire a Crodo come nei paesi più in alto.

Daremo informazioni precise quando ci saranno comunicate dagli organi preposti.

Il presidente della regione Cirio sta monitorando con la Protezione civile questa come le altre emergenze, ed ha fatto un pubblico appello al Governo per aiuti concreti al Piemonte.


EMERGENZA MALTEMPO, UNCEM: VICINI AI TERRITORI COLPITI DALL’ALLUVIONE. SINDACI IN PRIMA LINEA CON MOLTI VOLONTARI. “A LORO IL NOSTRO GRAZIE”



Uncem si unisce alle comunità  colpite in queste ore dall’emergenza maltempo. I volontari della Protezione Civile, tutto il Sistema di Protezione Civile, sono impegnati con i Sindaci, guidati dal Capo Dipartimento Angelo Borrelli e dai vertici delle Regioni Piemonte e Liguria, ma anche Lombardia, nell’affrontare le situazioni più gravi. Uncem esprime loro il grazie e si unisce alla richiesta del Presidente Cirio per il riconoscimento immediato dello stato di emergenza. I Sindaci sono ancora una volta il punto di riferimento delle comunità  e in queste ultime ore hanno saputo coordinare i soccorsi con le forze dell’ordine, tutti i volontari, le Prefetture, le Autorità  regionali e locali. Serviranno, sul Piemonte sud, sul Vco, sulla Liguria, sull’Oltrepo Pavese interventi economici importanti statali per interventi post-emergenza nelle aree colpite. La montagna ancora una volta soffre ma resiste, è determinata nell’affrontare le gravi conseguenze di frane, crolli, infrastrutture interrotte. La resilienza è una capacità  dei territori e delle comunità  che dobbiamo far crescere con un sistema della Protezione civile nazionale tra i più evoluti del mondo. Grazie a tutte le persone che stanno operando sui territori. Uncem è vicina anche alle persone sfollate, che ancora non possono rientrare nelle loro case, ed esprime il cordoglio alle famiglie delle due persone ritrovate senza vita nelle scorse ore.

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