Si traveste da carta di credito e rincorre i taxi. A Firenze la provocazione degli NCC

La petizione per ‘€œun equo trattamento fiscale’€

Si traveste da carta di credito e rincorre i taxi. A Firenze la provocazione degli NCC

Il presidente di Azione NCC Dell’Artino ‘€œBasta privilegi, petizione al Parlamento e ricorso all’Agcom’€

Firenze, 28 ottobre 2019 – ‘€œFacciamo lo stesso servizio pubblico eppure siamo sottoposti a due regimi completamente differenti. Noi Ncc dobbiamo, giustamente, rilasciare la fattura fiscale elettronica ed emettere ricevuta e siamo infatti forniti di Pos per accettare pagamenti elettronici con carte o bancomat. Invece i taxi non hanno nessun obbligo di rilascio di documento fiscale al momento dell’incasso, ciò comporta inevitabili ripercussioni anche sulla libera concorrenza’€, così Giorgio Dell’Artino presidente di Azione Ncc spiega il significato della provocazione organizzata a Firenze che ha visto una carta di credito ‘vivente’ rincorrere i taxi per le vie del centro storico.

‘€œE’ un gesto simbolico ‘€“ spiega Dell’Artino ‘€“ per mostrare il vero spauracchio di chi fino ad oggi è stato coperto da inique leggi volute da Governo e Parlamento ma anche per ricordare che oggi trovare un taxi che abbia il Pos funzionante è come trovare un ago in un pagliaio’€. ‘€œE’ necessario quindi che la politica corregga questa stortura – aggiunge il presidente di Azione Ncc – se è vero che il nuovo Governo e la nuova maggioranza vogliono dare un segnale anche nella direzione dell’€™uso della moneta elettronica, allora dovranno essere conseguentemente eliminate quelle esenzioni che consentono ai taxi di non sottostare alle norme seguite da tutti gli altri. Ad esempio rendendo obbligatorio anche per i taxi l’emissione dello scontrino fiscale a fine corsa attraverso il tassametro fiscale dal quale si possa evincere chiaramente: numero licenza, data, ora, tariffa applicata, eventuale iva e corrispettivo per il passeggero’€.

‘€œA questo scopo ‘€“ conclude Dell’Artino ‘€“ presenteremo sia una Petizione al Parlamento per chiedere di cancellare le norme che consentono le esenzioni relative alla documentazione fiscale sia una istanza all’Agcom per chiedere che sia garantita la concorrenza nel settore del trasporto pubblico non di linea con conducente, Agcom, che tra l’altro ha già  invitato il Governo a ristabilire regole equilibrate nel nostro settore dove, ha calcolato che le attuali disposizioni che prevedono i suddetti esoneri nei confronti dei taxi costano ogni anno ai cittadini italiani oltre 115 milioni di euro’€.

Al seguente link è possibile scaricare le immagini del flash-mob con video-intervista a Giorgio Dell’Artino, presidente di Azione NCC

La petizione su Change.org https://www.change.org/p/parlamento-scontrino-fiscale-obbligatorio-per-i-taxi

COSA PREVEDE LA LEGGE 

La legge prevede che per le prestazioni di trasporto di persone nonchè di veicoli e bagagli al seguito, l’emissione della fattura non è obbligatoria, pertanto per i tassisti la fattura deve essere emessa solo se viene richiesta dal cliente, ma laddove non sia obbligatoria la fattura serve che sia certificata la transazione con lo scontrino fiscale. Ma poi la stessa legge esclude dall’obbligo di certificazione le prestazioni di trasporto rese a mezzo servizio di taxi.

Una stortura messa in luce dalla stessa Agcom con vari rilievi sia al Governo che al Parlamento chiede che la normativa sia cambiata.

Scrive l’Agcom le disposizioni della normativa vigente appaiono presentare profili di contrasto con la normativa a tutela della concorrenza, di cui alla legge 287/1990, nella misura in cui prevedono l’€™esonero dall’€™obbligo di rilascio di ricevuta o scontrino fiscale per la categoria degli operatori che svolgono servizio di trasporto passeggeri non di linea a mezzo taxi, a fronte dell’obbligo di rilascio di tali documenti fiscali per gli operatori che svolgono il medesimo servizio tramite NCC.

In particolare l’Autorità , non condividendo le preoccupazioni in merito alle difficoltà  tecniche di adempimento al rilascio di documentazione fiscale da parte dei soggetti che svolgono attività  di taxi, evidenzia la portata potenzialmente restrittiva della normativa, la quale, nel consentire l’€™esenzione dell’€™obbligo di rilascio ricevute di natura fiscale agli operatori di servizio taxi appare favorire ingiustificatamente tale categoria rispetto a quella degli operatori dei servizi NCC alterando artificiosamente le dinamiche competitive che potrebbero instaurarsi sul mercato.

L’€™Autorità  evidenzia infatti che l’€™esonero all’emissione di fatture fiscali comporta un’€™indebita agevolazione nell’€™attività  dei tassisti, in termini di costi per il rilascio della ricevuta a fine corsa, suscettibile di tradursi in una maggiore competitività  rispetto ai noleggiatori con conducente.–
Lorenzo Galli Torrini

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