Barbareschi rinviato a giudizio. Sgarbi: ‘€œDai magistrati invadenza insensata.

di Giuseppe Criseo

Luca Barbareschi, nato in  Uruguay  da una famiglia di origine italiana (lombarda): il padre Francesco Barbareschi imprenditore e la madre Maria Antonietta Hirsch era un’economista di  origine ebraica.

Dopo alterne vicende amorose ora è legato a Elena Monorchio, figlia dell’ex ragionere generale dello Stato.

campo informatico  Glamm Interactive  e  Video Online, crea una propria casa di produzione, la  Casanova Multimedia. Quest’ultima si occupa di contenuti e format per il cinema e la televisione, tra cui le miniserie Pietro Mennea, Adriano Olivetti, Walter Chiari, Il Sogno del maratoneta (Dorando Pietri), Nero Wolfe,  Zodiaco,  Le ragazze dello swing  e il film-tv  Edda Ciano e il comunista.

Tante le sue esperienze in campo televisivo: dal film come comparsa in  Da Corleone a Brooklyn  di  Umberto Lenzi, a movieCannibal Holocaust  (1980) di  Ruggero Deodato, Sogno di una notte d’estate  accanto a Erika Blanc e  Claudio Bisio. Nel  1984Pupi Avati  lo inserisce nel cast di  Impiegati. Barbareschi lavora dunque nel  1986  con  Carlo Vanzina  in  Via Montenapoleone  e con  Dino Risi  in  Teresa  l’anno successivo, accanto a  Serena Grandi.

In tv il successo arriva con  Rete 4Quo vadiz?  ideato da  Maurizio Nichetti, accanto a comici come  Umberto Smaila,  Franco Oppini  e  Angela Finocchiaro, lavorando poi con  Mike Bongiorno,  Iva Zanicchi,  Maurizio Costanzo) in cui organizzava degli scherzi. Altre esperienze, altri successi: Nel 2013 produce  Adriano Olivetti – La forza di un sogno, per es.su Rai Uno,  Tale e quale show, condotto da Carlo Conti, oppure l’indimenticabile Pietro Mennea – La freccia del Sud  in cui interpreta  Carlo Vittori.

E ancora, nel 2005 produce lo spettacolo scritto e diretto da  Duccio CameriniScoppio d’€™amore e guerra  con protagonisti  Lucrezia Lante della Rovere  e  Rocco Papaleo  mentre l’anno successivo produce lo spettacolo  Sabato notte…Scanzonato italiano  di  Roberto Cavosi  e  Chiara Noschese. Infine l’amore per la politica, con le elezioni politiche del 2008  è candidato nella circoscrizione  Sardegna  per il  Popolo delle Libertà , risultando eletto in  Parlamento.   Di larghe vedute con posizioni aperte su  matrimonio  e  adozione omosessuali.   Segue Fini ne 2010, per poi abbandonarlo nel 2011 terminando la carriera da parlamentare.

Barbareschi rinviato a giudizio.

Sgarbi: ‘€œDai magistrati invadenza insensata.Chi tiene aperti i teatri è rinviato a giudizio, chi stupra a casa di suo padre è protetto’€

ROMA – Vittorio Sgarbi commenta il rinvio a giudizio per ‘€œtraffico d’€™influenze’€ a carico di Luca Barbareschi, direttore del Teatro Eliseo di Roma:

‘€œL’€™azione giudiziaria contro Barbareschi è un altro attentato alla cultura che, in nome di un giustizialismo tutto politico e del tutto estraneo  ai problemi reali, ostacola, interdice e blocca ogni azione positiva per i cittadini,  per la cultura, per la nazione. àˆ sempre lo stesso scenario, con invadenza giudiziaria insensata, proclamando  false opere autentiche, impedendo in nome della dea corruzione la conclusione dei lavori del Mose , costringendo ad obbedire a ordini giudiziari le aziende,  come nel caso dell’€™Ilva e , oggi, a sospendere l’€™attività   del Teatro Eliseo per un ridicolo ‘€œtraffico di influenze’€.

Si rinvia giudizio a Barbareschi per aver cercato di salvare il suo teatro e si continua oscenamente a consentire a un grottesco comico di fare un governo per garantire il proprio figlio accusato di stupro. Chi tiene aperti i teatri è rinviato a giudizio , chi stupra a casa di suo padre è protetto’€

Barbareschi viene oggi indagato per traffico di influenze, eppure sempre battagliero:”Pronto a dimettermi, farò causa allo Stato”.

Il suo nome appare nell’inchiesta sui fondi al teatro Eliseo. “Mi dichiaro colpevole, lo sto facendo da cinque anni, busso alle porte della politica, dei politici chiedendo attenzione per il teatro, se questa è una colpa, sono colpevole. Se questa è una colpa lo sono tutti, dalla Scala al Piccolo Teatro, tutti bussano alle porte della politica” .

Il suo impegno, soldi di tasca sua:  “ho pagato io – scandisce l’attore e regista – prima di me l’ultimo privato che ha comprato un teatro in Italia a spese sue fu Rossini”, si parla di 13 milioni di euro.

E lancia un monito: : “Se non arrivano fondi pubblici l’Eliseo chiuderà  alla fine di questa stagione. Il teatro è un punto di riferimento, ha successo, è il miglior teatro d’Italia, attrae giovani, ma quando in Italia hai successo devono farti fallire”, afferma e annuncia infine che se non potrà  far altro venderà  il teatro, “se lo Stato mi fa un’offerta…”.

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