Gallarate: al liceo si discute di bullismo, cyberbullismo, alcool, droghe’€¦

al liceo si discute di bullismo, cyberbullismo, alcool, droghe’€¦

Ai Licei di Viale dei Tigli, ormai da anni, la parola d’€™ordine è prevenzione, sotto forma di lezioni, iniziative e incontri rivolti agli studenti che hanno nella collaborazione con le forze dell’€™ordine un vero e proprio valore aggiunto.

Le forze dell’€™ordine ‘€œsalgono in cattedra’€ per parlare di prevenzione e i temi sono i rischi della rete e dei social, il gioco d’€™azzardo, l’€™alcol, le droghe, il bullismo e il cyberbulismo.

La regia è della dirigente Nicoletta Danese, supportata dal suo staff di insegnanti sempre in prima linea nella implementazione dell’€™attività  didattica con progetti in grado di completare la crescita dei ragazzi.

Il programma di corsi rivolti agli alunni delle classi prime su bullismo e cyberbullismo vede da oltre cinque anni i militari della Compagnia dei carabinieri di Gallarate, guidata dal capitano Matteo Russo, ‘€œsalire in cattedra’€ per un totale di dieci ore, suddivise in cinque lezioni. Inserito nel programma di ‘€œEducazione alla legalità ‘€ del ministero alla Pubblica istruzione, il ciclo di lezioni ha avuto come premessa ciò che legge prevede e che spesso gli adolescenti (così come i loro genitori) ignorano o fingono di non spere: ovvero che al compimento del quattordicesimo anno di età  si diventa imputabili. Ciò significa che bullizzare un ‘€œamico’€, un coetaneo o un compagno di classe, può essere un reato e perciò può essere punito come tale. <Abbiamo fatto capire ai ragazzi>, rimarcano i militari dell’€™Arma, <a quali e a quanti rischi si espongono compiendo inconsapevolmente determinate azioni. Non sono mancati gli esempi portati alla loro attenzione, così come non è mancata la partecipazione dei studenti che hanno mostrato grande interesse>. àˆ stato soprattutto l’€™argomento ‘€œcyberbullismo’€ a coinvolgere maggiormente: è bastato mostrare qualche messaggio ‘€œspammato’€ sui social che abitualmente gli adolescenti utilizzano per catturare la loro attenzione e per fare capire loro quanto sia potenzialmente pericoloso utilizzare un determinato linguaggio, fare circolare certi ‘€œaudio’€ o determinate immagini. <I giovani sono convinti che la rete garantisca loro anonimato, pensano di potersi nascondere e di non essere rintracciabili. Abbiamo invece spiegato e dimostrato che così non à¨: tutto ਠtracciabile e si può risalire a chiunque>. 

Per quanto riguarda la prevenzione del gioco d’€™azzardo patologico, il percorso prevede un incontro a tu per tu con esperti in materia il 5 novembre a scuola e soprattutto la presenza in piazza Libertà , il prossimo 15 novembre, di dieci alunni ‘€œpilota’€: il loro scopo sarà  sensibilizzare più persone possibili a questo fenomeno, molto più vasto di quanto si pensi e che riguarda un sempre maggior numero di minorenni.

Infine, la prevenzione alla dipendenza da alcol e droghe: il 7 novembre al teatro delle Arti verrà  proiettato il film ‘€œUna canzone per mio padre’€: l’€™argomento trattato (un figlio maltrattato dal papà  alcolizzato) sarà  lo spunto per il dibattito alla fine della proiezione, a cui prenderanno parte i vertici gallaratesi dei carabinieri.

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