Maialini uccisi per il crash test dei seggiolini per bambini

In Cina, suini vivi usati come manichini. Dopo la diffusione delle foto gli animalisti alzano le barricate: stop a questi test!

Un equipe di ricerca cinese ha pubblicato sulla rivista americana “International Journal of Crashworthiness” una serie di test sull’efficacia dei diversi sistemi di protezione per i seggiolini dei bambini. Ma ciò che sorprende è che non sono stati utilizzati i soliti manichini, ma maialinitibetani di 10 settimane che ricevono un’iniezione sedativa e poi vengono sottoposti a crash test a 50 km / h e condotti fino alla morte. In particolare, i ricercatori dell’Institute for Traffic Medicine difendono il loro lavoro per la circostanza che i dati dei crash test sugli adulti, finora non sarebbero stati così facili da trasferire all’anatomia dei bambini. Gli attivisti per i diritti degli animali sono scioccati. “Far esplodere animali intelligenti e sensibili come i maiali contro i muri nei crash test ad altavelocità  in Cina è semplicemente crudele”, afferma intervistata dal ‘€œBild” Anne Meinert, impegnata nella tutela degli animali presso l’organizzazione per il benessere degli animali Peta . “Questo porta a gravi fratture, lividi, tagli e morti terribili.” Circa la metà  degli animali è morta nei crash test direttamente per la forza dell’impatto, gli altri maiali sono sopravvissuti per diverse ore. Il fatto è che i maiali sono molto popolari nella ricerca, perchè i loro organi sono simili in forma e dimensioni a quelli umani e costano molto meno rispetto ai manichini percrash test equipaggiati elettronicamente. In linea di principio, le case automobilistiche hanno già  abbandonato i test sugli animali per le emissioni e i test di sicurezza a metà  degli anni ’90, dopo che la Peta ha reso pubblica la questione. Ma dietro le porte chiuse dei laboratori spesso accade ciò che non viene ufficialmente divulgato: nel 2008, le forze armate statunitensi hanno testato l’effetto di alcuni tipi di bombe su maiali storditi, nell’anno precedente è emerso che le case automobilistiche tedesche VW, Daimler e BMW li hanno esposti per ore ai fumi di scarico e recentemente sono passate immagini sotto copertura dal laboratorio per animali LPT, uno dei più grandi laboratori di sperimentazione animale in Germania. Chi abbia finanziato i crash test sui maiali cinesi non è ancora chiaro. Si dice che la Terza Università  medica militare della metropoli di Chongqing abbia rilasciato finanziamenti speciali per gli esperimenti. Si tratta comunque di prassi scientifiche da superare e che dovrebbero essere biasimate da tutta la comunità  scientifica internazionale. Non vi è dubbio, infatti, che in questo specifico settore sono decenni ormai che per i crash test si utilizzano manichini e i risultati si possono misurare nel progressivo e assoluto miglioramento della sicurezza di tutti i veicoli e dei seggiolini.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *