Matteo Inzaghi (Rete 55) al convegno di FDI di Busto

di Giuseppe Criseo

Tra i tanti interventi qualificati e di alto spessore non si può non citare quello di Matteo Inzaghi il numero uno di Rete 55.

Una rete che copre il territorio da tempo ed è riuscita a stare al passo coi tempi, non esattamente semplice visti i cambiamenti radicali nella comunicazione attuale in cui i social la fanno da padrona.

E’ cambiato un mondo e sotto tanti aspetti, non in senso positivo.

Il suo intervento sulla libertà  di pensiero è stato molto di più che un semplice elogio del libero pensiero, a cui comunque lui ci ha abituato.

Il suo intervento, forte dell’esperienza maturata sul campo da parecchi anni, lo ha portato ad una serie di considerazioni sulla comunicazione attuale, sul suo modo di confrontarsi anche con l’Ordine dei Giornalisti, con un pensiero libero e concreto.

Ha parlato delle difficoltà  fuori dai denti, di chi lavora nel settore e rischia quotidianamente una denuncia per diffamazione senza avere alle spalle chissà  quali capitali, anzi con retribuzioni di otto euro per articolo e da quello che si sente, le cifre sono ancora più basse in tanti casi.

Soldi che non bastano e non spingono più di tanto ad osare attaccare i grandi criminali e/o imprenditori collusi che stanno al di sopra e al di fuori delle leggi, tanto che per evitare ripercussioni economiche intollerabili, sembrerebbe si “vendano” o perlomeno non scriverebbero più per timore di ritorsioni.

Parole forti che spiegano con la massima sincerità  quanto accade, la pubblicità  condiziona sempre più la comunicazione spingendola a scendere a compromessi.

Una rappresentazione del settore ce dovrebbe preoccupare i politici e forse per questo Matteo ( siamo amici da anni) ha voluto essere presente al dibattito, sapendo che gli interlocutori sarebbero stati attenti e avrebbero compreso il suo messaggio di libertà  ed autonomia.

Una grande lezione da un vero professionista della comunicazione.