Recupero di un pericolante, esercitazione dei vigili del fuoco.

di Giuseppe Criseo

Esercitazione degli specialisti vigili del fuoco

Spettacolare esempio di attività  pericolosa svolta per due giorni in mezzo al bosco, un esempio di come muoversi in tutti i terreni.

Tecniche di soccorso e attività  per testare sul campo eventuali problematiche, sono di routine per gli specialisti vigili del fuoco del nucleo S.A.F. (Speleo Alpino Fluviale) di Varese e i volontari del U.S.T. (Unità  Soccorso Tecnico).

I tecnici specializzati in soccorso in quota hanno, simulato la stabilizzazione e il recupero di un pericolante, rimasto ferito mentre svolgeva attività  su di un traliccio per telecomunicazioni. Le manovre svolte hanno permesso di affinare le tecniche di soccorso e la sinergia tra i due enti. Le operazioni si sono svolte nel comune di Marzio (Va) utilizzando alcune strutture messe gentilmente a disposizione dalle società  EOLO e ELVA s.r.l.  

Il S.A.f si occupa di interventi specifici: ” possibili accessi ai siti naturali come grotte, forre falesie ecc o artificiali tralicci, grattacieli, viadotti  ecc.. Negli ultimi anni sono notevolmente aumentate le persone che si dedicano ad attività  sportive che spesso si svolgono in ambienti particolarmente impervi dove le attrezzature e le tecniche di intervento utilizzate da sempre dai vigili del fuoco risultavano poco efficaci. Per queste ragioni nel corso degli anni, in alcuni contesti territoriali della penisola, si è avvertita l’esigenza di elaborare ed adottare tecniche innovative di derivazione speleo- alpino e fluviale, inerenti le esigenze di soccorso dei vigili del fuoco da estendere successivamente a tutto il personale del  C.N.VV.F.. “

Una specializzazione che permette di lavorare in sicurezza sia loro che le persone a cui prestano aiuto in condizioni estreme e non semplici.

Una unità  importante e vitale nel vero senso della parola.

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