Via lo sconto in fattura:ecobonus, ossigeno per 8mila aziende di Varese
Via lo sconto in fattura:
ecobonus, ossigeno per 8mila aziende di Varese
Ottomila aziende della provincia di Varese che contano meno di 50 dipendenti non devono più preoccuparsi dell’articolo 10 del Decreto Crescita. Ovvero l’articolo che aveva introdotto il fatidico ‘sconto in fattura‘. Grazie al pressing che Confartigianato Imprese sta esercitando dal mese di luglio 2019, oggi chi effettua lavori di riqualificazione energetica o antisismica non potrà più chiedere, in alternativa alla detrazione fiscale dal 50% all’85% spalmabile in 10 anni, uno sconto immediato sulle fatture da parte dell’impresa che ha realizzato i lavori. Sconto che l’impresa avrebbe potuto poi farsi rimborsare dallo Stato in cinque anni tramite un corrispondente credito d’imposta da utilizzare in compensazione. Un provvedimento che, però, avrebbe scaricato direttamente sull’impresa, quasi sempre di piccole dimensioni, gran parte dell’onere finanziario derivante dal costo dell’intervento stesso.
Il Parlamento ha infatti abrogato lo sconto in fattura.
La cancellazione dell’articolo 10 è stata disposta da un emendamento alla manovra di Forza Italia, prima firmataria la senatrice Roberta Toffanin, riformulato e approvato dalla commissione Bilancio del Senato.
Sul tema era intervenuto, in questi ultimi mesi, anche il presidente di Confartigianato Imprese Varese, Davide Galli, preoccupato per i danni che la scelta del legislatore avrebbe arrecato a un settore che in provincia occupa 17.274 addetti, vale a dire il 96% del totale, e che «purtroppo, negli ultimi anni, ha già pagato un prezzo salatissimo alla crisi, perdendo il 4% degli occupati ». Giusto, e urgente, chiedere una retromarcia anche perchè «solo in apparenza il provvedimento avrebbe potuto agevolare l’utenza finale. Alla lunga, anche i prezzi sarebbero lievitati fino a minare la concorrenza. Da sottolineare che, in provincia di Varese, il pacchetto ecobonus ha avuto nel 2018 un valore in investimenti pari a circa 66,71 milioni di euro per circa 6.800 interventi. In Lombardia ha toccato i 784,9 milioni di investimenti per 80mila interventi ».
Il risultato di Confartigianato mette al sicuro ‘ al netto di ulteriori, e non auspicabili, variazioni nel corso dell’iter della manovra – le piccole e medie imprese del ‘settore casa’ (costruzioni, installazione impianti, serramenti) da una misura lesiva e penalizzante.
«A livello nazionale ci siamo mossi con forza, senza sconti per mesi: in questa partita il rischio per le piccole e medie imprese di finire fuori mercato e di pagare un conto salatissimo era troppo alta per non unire le forze e chiedere con insistenza la retromarcia » annota con soddisfazione il presidente di Confartigianato Imprese Varese, Davide Galli.
«Il settore casa ha bisogno di guardare avanti con ottimismo e gli incentivi dell’ecobonus e del sismabonus sono una garanzia, così come proposte in questa soluzione, sia per l’utenza finale che per gli operatori della piccola e media impresa, che potranno continuare a prestare il proprio servizio, ampliando l’offerta del mercato e garantendo ai cittadini il miglior servizio al prezzo adeguato all’elevato livello qualitativo ». Soddisfazione anche per i risvolti ambientali e per la positiva riqualificazione del patrimonio abitativo nazionale, e della provincia di Varese.
«Continueremo comunque a mantenere altissima l’attenzione affinchè, da questa buona soluzione, non vi siano retromarce di alcun tipo: la posta in gioco è troppo alta ».