TRENORD: EUROPA VERDE, SITUAZIONE DEGENERATA

TRENORD: EUROPA VERDE, SITUAZIONE DEGENERATA. BASTA AFFIDAMENTO DIRETTO, SERVE UNA GARA EUROPEA

PENALE DI 7 MILIONI? LA REGIONE LA PAGHEREBBE A Sà‰ STESSA

Con la nascita di Trenord, dieci anni fa, la Regione aveva promesso un servizio migliore, pace sindacale, sicurezza dei viaggi, economie di scala e risparmi di spesa. Invece è successo tutto il contrario: soppressioni, ritardi, disservizi, scioperi record, incidenti ferroviari, diseconomie di scala (i grandi agglomerati di addetti sono ingestibili nel settore dei servizi) – il tutto mentre i contributi pubblici e le tariffe sono sempre in aumento. Ora la regione vorrebbe proseguire in questa gestione fallimentare con l’€™affidamento diretto della concessione a Trenord per altri 15 anni (10+5), confermando il meccanismo infernale che ha portato a sempre maggiori disservizi nonostante il continuo (e assai costoso) cambio di amministratori e manager. In tutta Europa si è seguito un altro modello: sono state bandite delle gare vere che hanno cambiato volto al trasporto regionale, e così negli ultimi 20 anni i passeggeri sono cresciuti a ritmi elevati, il comfort del trasporto è migliorato, la puntualità  e la sicurezza sono cresciute e l’€™ambiente ne ha tratto giovamento. In Lombardia, invece, la Regione veste troppe parti in commedia per permettersi di sganciarsi dal controllo politico e consociativo di Trenord: è azionista dell’€™azienda, compratore dei servizi e programmatore degli stessi. Ecco perchè sono ridicole le presunte penali di 7 milioni che Trenord dovrebbe pagare alla regione, cioè al suo stesso azionista.

Dario Balotta (Europa Verde)

Milano 7 gennaio 2020

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