Guardia di Finanza di Varese operazione in tutta Italia, dalla Lombardia alla Calabria.

Bancarotta fraudolenta e di indebite compensazioni mediante l’utilizzo di falsi crediti d’imposta.

I provvedimenti sono stati emessi al termine di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Busto Arsizio (Sost. Proc. Dott.ssa Martina Melita) che ha fatto luce su un sodalizio criminale che, attraverso un sistema collaudato, alterava i bilanci e le dichiarazioni Iva di società prossime al fallimento o create ad hoc per generare crediti d’imposta inesistenti.

Contestualmente è stato eseguito il sequestro preventivo di disponibilità finanziarie e beni, per circa 12 milioni di euro, riconducibili anche agli altri denunciati a piede libero.

Artefici principali della frode scoperta risultano un commercialista ed un imprenditore milanese, entrambi ristretti in carcere, che disponevano di 14 imprese (con sedi prevalentemente nel varesotto) esistenti solo sulla carta, che possedevano i falsi crediti d’imposta oggetto di cessione. Gli altri arrestati, tra i quali una donna residente nel Lazio, fornivano collaborazione nell’attività di gestione delle società coinvolte nelle indagini.

Sono stati segnalati all’Autorità Giudiziaria anche altri 16 soggetti, residenti fra la Lombardia, Lazio, Calabria e la Sicilia, che risultano aver usufruito delle prestazioni illecite descritte, che rispondono, in concorso con gli arrestati, di reati tributari.

Al fine di recuperare l’ammontare delle somme evase, è stata data esecuzione anche ad un provvedimento di sequestro preventivo di beni, emesso dall’A.G., per un ammontare di oltre 12 milioni di euro che ha riguardato tutte le società ed i soggetti coinvolti nelle illecite operazioni.

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