Tutela del colle San Michele, Laveno:disboscamento lungo la via Carcano

riceviamo e pubblichiamo con evidente possibilità di replica da parte dell’Amministrazione comunale di Laveno.

Soprintendente a Archeologia, Belle Arti e Paesaggio della Regione Lombardia

e.p.c.

Sindaco del Comune di Laveno Mombello

Prefetto della Provincia di Varese

Oggetto: tutela del colle San Michele, Laveno.

Egregio Soprintendente,

protestiamo, e protestiamo veementemente!

Non riusciamo a comprendere come sia possibile che il Soprintendente possa non rispondere ad una lettera che gli abbiamo inviato il 3 settembre, per posta certificata, con la quale gli chiedevamo di sospendere con urgenza un’operazione che ci appariva come distruttiva, pericolosa e contraria alle norme del Testo Unico per l’ambiente, della Costituzione vigente (e anche a principi comunitari, se non mondiali). Non soltanto non ci ha voluto scrivere, ma, come evidenziamo, sono partiti i lavori (disboscamento di una vasta area e spianamento) che avremmo voluto temperare con il Suo aiuto. Non è plausibile che tanto si parli di ambiente e che poi si consenta che, al di là di alti valori naturali e paesaggistici conservati nel colle in oggetto, vengano oltraggiati e tolti ai bisogni delle generazioni future.

Non soltanto siamo stati noi a perdere la possibilità di agire, così da poter perseguire i nostri scopi associativi, ma, a rimanere a bocca asciutta, è stato anche il comitato dei residenti che aveva scritto per chiedere un intervento.

Confido ci possa essere tempo per salvare il salvabile e si possa fare una riunione presso i suoi uffici.

In ogni modo, scriviamo anche al Prefetto perché possa comunicare al Ministro all’Ambiente e a quello all’Interno il nostro sconcerto perché la Soprintendenza, con un silenzio assenso inspiegabile, ha dato il via ad un’opera di disboscamento lungo la via Carcano.  Ci lamentiamo anche che non ci sia stata una comunicazione, a noi che facciamo parte del Registro Provinciale delle Associazioni di Volontariato, di questo progetto distruttivo. Lo stesso, ci accorgiamo, leggendo la stampa locale, che ha seguito per intero il passaggio entro tutte le deputate Pubbliche Istituzioni senza mai passare nelle nostre mani.

Perché lo Stato ha voluto riconoscere delle Associazioni Ambientaliste, come la nostra, se alla stessa non viene fatto conoscere un intervento come quello di cui trattiamo?

Che senso ha, poi, che lo Stato preveda un funzionario, che ha il compito di verificare la compatibilità dei progetti decisi dalle Pubbliche Amministrazioni con quanto previsto dalla costituzione e da Leggi specifiche, quando lo stesso si trova platealmente a non poter agire per svolgere il suo lavoro, perché oberato di pratiche.

Facciamo, così, veramente fatica a comprendere il motivo per cui gli attuali parchi pubblici (Parco Castello e Parco delle Torrazze) e l’area adiacente alla via Carcano non siano connesse tra loro e usufruibili dalla cittadinanza. La medesima è una zona di rilevanza paesaggistica estremamente preziosa e consiste in un potenziale balcone panoramico sul lago, a tutela e beneficio soprattutto del turismo (che si deve in questa zona aumentare), ma anche, degli abitanti del territorio e dei comuni limitrofi allo stesso.

Questi, non possono perdere un’occasione così ghiotta. Paiono, invece, secondo noi, predominare interessi che sembrano completamente diversi da quello che è il perseguimento di un interesse pubblico. Stimiamo si possano perpetrare disboscamenti ulteriori e nuove costruzioni avallate dalla pubblica amministrazione, secondo noi, finora non adeguatamente intervenuta.

C’è poi anche la necessità di tutelare idrogeologicamente un territorio fragilissimo.

Non si capisce perché si debba rinunciare a questo e vorremmo ci venisse spiegato perché il Comune di Laveno Mombello non voglia intervenire e costruire un’esaltante progetto di salvaguardia e di valorizzazione.

Sappiamo che un comitato di cittadini ha scritto alla Sua persona chiedendo un intervento di tutela paesaggistica volto a impedire simili realizzazioni, che come illustrate dagli organi di informazione, come scritto sopra, paiono in contrasto con il Testo Unico ambientale (per esempio articolo 3, commi compresi).

Appoggiamo la richiesta del comitato e chiediamo un Suo intervento, certamente tardivo, come abbiamo scritto.

Siamo quindi disponibili a poter partecipare al più presto ad un incontro con Lei, con i rappresentanti delle Pubbliche Istituzioni competenti, del comitato dei cittadini volto a stabilire il da farsi senza far cadere l’importante questione che è stata posta alla Sua attenzione.

Cordialità in attesa di riscontro.

Il presidente

Arturo Bortoluzzi

13 febbraio 2020

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